È considerata tra gli edifici cittadini più rappresentativi della città scaligera.
A partire dal 1970 viene scelta dal Ministero dei Beni culturali come ideale contenitore del secondo polo di eccellenza nel Nord Italia per i beni culturali mobili, per la loro conservazione e restauro e, per mezzo delle Soprintendenze territoriali comincia la sua rifunzionalizzazione.
Il bando vinto dal nostro studio come capogruppo è la prosecuzione di tale progetto, e riguarda l’ala sud-occidentale del Complesso.
L’incarico ha data risposta ai diversi quesiti richiesti dalla Committenza: “Il completamento del restauro, dell’adeguamento funzionale e realizzazione dell’allestimento degli ambienti al primo piano destinati ad attività didattica e convegnistica, esecuzione delle opere e delle strutture necessarie per l’allestimento dei laboratori e deposito opere d’arte al piano terreno”.
La nostra progettazione ha concretizzato:
- Flessibilità degli spazi assicurata dallo sviluppo di pareti ed elementi mobili acusticamente isolati
- Efficientamento energetico con alto comfort ed insieme bassi costi di gestione, centrando l’obiettivo della sostenibilità ambientale, utilizzando tra l’altro:
- Intonaci a calce termoisolanti
- Infissi in acciaio ad alta efficienza basso emissivi
- Rispetto dell’edificio e delle sue esigenze estetico-formali creando una “piastra impiantistica” agganciata a soffitto come contenitore degli impianti per il caldo, il freddo, la ventilazione, l’illuminazione, e degli strumenti audio visivi necessari alle nuove funzioni.
Dopo





















Cantiere











Prima






